Preparazione dei Ciccioli di Maiale
I ciccioli romagnoli tradizionali si differenziano da quelli Emiliani perchè il maiale
è lavorato in modo naturale, senza essere pressato.
Rimane così marcato il gusto della materia prima esaltata in questo
caso dalle spezie naturali come l'alloro.
È una golosità certo non salutare ma è difficile vincere la tentazione
di non assaggiare qualche boccone dei nostri ciccioli romagnoli.
I ciccioli sono ottenuti da grasso di maiale:
lo strato adiposo estratto e pulito dalla cotenna,
viene tagliato a cubetti, che sono poi torchiati e messi
a cuocere in un calderone.
Lentamente con l'aumentare della temperatura, il grasso
si scioglie e i cubetti cuociono nel proprio grasso. Il cicciolo romagnolo comincia a diventare rosa. Dopo alcune ore di cottura, quando assumono un colorito
rosa-dorato, i ciccioli vengono estratti dal pentolone. Successivamente si lasciano a scolare dal grasso, prima di essere pressati per togliere l'ultima parte del grasso in eccesso.
Quest'ultimo, fatto raffreddare e solidificato, diventa strutto, usato per preparare la piadina sfogliata romagnola.
Abbinamento e consumo dei ciccioli
I ciccioli si gustano al naturale, oppure
uniti all'impasto della focaccia.
Molti fornai in Romagna li aggiungono
appunto alla pizza bianca oppure assieme
ai prodotti da forno bianchi.
Vengono serviti con vino rosso frizzante
fresco, leggero e giovane.
In alcuni casi i ciccioli secchi vengono utilizzati
sui banconi o tavoli di ristoranti e/o bar
per accompagnare aperitivi e bicchieri di vino.
In Romagna è facile trovare i ciccioli in vendita
durante le sagre paesane nelle bancarelle ambulanti.
Tipologie di ciccioli in Emilia Romagna:
Ampiamente diffusi in tutta la regione
in due versioni come da figura:

Secchi a bocconcini o teneri.
Derivano dai residui della lavorazione delle parti
grasse del maiale,sottoposti a lunga bollitura e poi
compressi per far uscire completamente lo strutto
liquido,con salatura e pepatura finale.